Non per scherzo, questo blog è letteralmente dedicato a un esperimento di fantasy worldbuilding che sto realizzando, Vea è il mio mondo. Vea sarà l’ambientazione di una raccolta di racconti e un romanzo, poi chissà. Meglio non sbottonarsi con eccessivi proclami. Iniziato come sottofondo per una campagna GDR mai realizzata Vea si caratterizza per un atmosfera più moderna e liberale rispetto al periodo pseudo-medioevale generalmente narrato. Non è fortemente incentrato sulla struttura feudale della società e l’innovazione tecnologica è percepibile.
Cosmogonia
Il mondo di Vea si è formato senza l’ingerenza di qualche entità creatrice. L’azione del divino, sempre che ci sia davvero stata viene fatta risalire a un tempo molto più recente anche se solo geologicamente parlando. Studiosi e teurghi dell’ambientazione non sono ovviamente del tutto in accordo sul come, quando, chi e perché sia avvenuta la terraformazione che ha permesso lo sviluppo della vita. I più, tuttavia, ritengono che in un momento non ben precisato un’entità sia giunta su Vea e abbia deciso di placarne la natura selvaggia. Questo essere demiurgo una volta posto ordine su questo globo altrimenti inabitabile vi ha depositato il seme della vita da cui l’interezza della biosfera si è sviluppata, inoltre a guardia di quest’opera egli avrebbe destinato sette entità minori
L’Arazzo delle Anime
Centrale per il mondo di Vea è il concetto di Arazzo delle Anime. La maggior parte della popolazione crede alla teoria secondo cui ogni anima sia come il filo di un arazzo che si costruisce man mano tramite le azioni degli individui. Alcune tesi dicono invece siano le azioni delle persone a essere guidate da una forza metafisica, obbligate a seguire una via prestabilita. A favor di metafora alcuni avvenimenti vengono descritti secondo una terminologia legata alla tessitura: tra questi vi è l’Ingarbugliammo, termine usato per riassumere in genere a posteriori un evento o una concatenazioni di accadimenti particolarmente complessa.
Un Mondo Post-apocalittico
Il mondo di Vea come ogni buona ambientazione fantasy di tanto in tanto è vittima di totali sconvolgimenti. La più recente apocalisse è avvenuta tra i duemila e i tremila anni prima rispetto alla maggior parte dei racconti che pianifico di scrivere. La catastrofe sconvolse geologicamente il mondo distruggendo la società che all’epoca aveva raggiunto un livello di civilizzazione simile a quello della nostra Terra. La differenza principale tra il nostro mondo e il passato di Vea è la presenza della magia che studiata come scienza aveva permesso di raggiungere alcuni risultati a noi impossibili. Fu proprio la magia, o meglio, i suoi fruitori a causare il disastro, le loro ricerche li portarono ai confini del reale e per scoprire ciò che si trovava fuori di esso aprirono un varco. Nel nulla esterno, un’entità nota successivamente come Estremo Orrore attendeva pronto a divorare ogni cosa.
La Landa dei Sogni
Accessibile solo a pochi in modo cosciente la Landa dei Sogni è un piano di esistenza speculare a quello reale. La minor consistenza e la malleabilità delle leggi della fisica lo rendono un luogo particolarmente pericoloso per gli incauti. Nonostante il nome questo luogo non è quello visitato durante i sogni ma gli stessi possono esserne influenzati o possono per contro modificarlo. Non è raro che un incubo comune possa qui prendervi vita, chi può dire che danni poi possa causare altrove?
Gli Obelischi
Sparsi per la superficie di Vea si possono trovare alcuni strani obelischi. Sono di un colore nero venato di verde e oro, all’apparenza potrebbero essere scambiati per opere in marmo ma al tatto restituiscono una sensazione oleosa. Niente è mai riuscito a scalfire uno di questi oggetti e la loro origine resta un mistero. Nel lontano passato di Vea maghi e scienziati hanno svolto numerosi esperimenti ma ben poco rimane delle loro scoperte. C’è chi dice essi provengano dal vuoto esterno, altri che siano l’unica ancora che protegge il mondo dal baratro dell’Abisso.
